Banca Sistema, facendo seguito al comunicato dello scorso 8 novembre, nel quale rendeva nota l’avvenuta conclusione, nel mese di ottobre, dell’accertamento ispettivo di Banca d’Italia avviato a luglio 2024, informa di aver ricevuto, in data odierna, il relativo rapporto che contiene la formalizzazione di alcuni rilievi di conformità relativi, tra le altre cose, a regole e prassi adottate dalla Banca per la mitigazione degli effetti degli orientamenti EBA sull’applicazione della Definizione di Default.
Contestualmente, Banca d’Italia ha richiesto l’adozione di una serie di iniziative necessarie alla rimozione di carenze riscontrate in materia di governance, assetto dei controlli interni e recepimento delle disposizioni normative in materia di crediti deteriorati, anche mediante la redazione di un capital plan triennale aggiornato. In particolare, su richiesta dell’Autorità di Vigilanza, il Consiglio di Amministrazione, in data odierna, ha conferito, ai due Amministratori indipendenti di recente nomina, specifico incarico a supervisionare la realizzazione delle iniziative anzidette.
L’Autorità di Vigilanza ha, quindi, disposto che il Gruppo Banca Sistema, sino al riesame da parte della Banca d’Italia, anche sulla base dei riscontri che saranno forniti dalla Banca, si astenga dal deliberare o porre in essere: i) la distribuzione di utili prodotti a partire dal corrente esercizio 2024 o di altri elementi del patrimonio; ii) la corresponsione della parte variabile delle remunerazioni di competenza dell’esercizio 2024 e seguenti. Per il pagamento di cedole o dividendi su strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1, andranno osservati i limiti sull’Ammontare Massimo Distribuibile previsti dalla normativa vigente sulle misure di conservazione del capitale.
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Come riportato nelle considerazioni di sintesi del verbale di consegna del fascicolo ispettivo, era stato svolto, su richiesta del team ispettivo, un esercizio di simulazione degli impatti, al 30 giugno 2024, derivanti dalla classificazione a past due dei crediti di factoring pro-soluto in ipotesi di completa inefficacia dei mitigant aziendali oggetto di riscontro negativo in sede di indagine campionaria ispettiva. Le stime fornite all’Autorità di Vigilanza evidenziano un ammontare di crediti scaduti deteriorati che passerebbero da euro 79 milioni a euro 372 milioni e un conseguente incremento di RWA che determina un TCR del 12,3% (vs 15,5%), assumendo l’applicazione del prudential backstop alla fine del secondo anno dalla data di classificazione delle posizioni in past due.
La Banca, applicando la medesima metodologia di calcolo, stima che, al 30 settembre 2024, i crediti scaduti passerebbero da euro 90 milioni a euro 307 milioni con un TCR che si attesterebbe al 13,4% (vs 15,9%)
Si evidenzia che il 95% circa del portafoglio crediti scaduti della Banca riguarda esposizioni nei confronti della Pubblica Amministrazione con una limitata esposizione al rischio di credito. La Banca ritiene che il contenuto del richiamato rapporto ispettivo non modifichi, pertanto, il profilo di rischio della stessa.
Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data odierna, ha tempestivamente avviato la pianificazione delle attività necessarie per il superamento dei rilievi formulati e terrà informato il mercato sull’evoluzione delle attività in corso.
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Il presente comunicato stampa include dichiarazioni “previsionali” che riflettono le attuali opinioni della Banca sugli eventi futuri e sulla performance finanziaria e, in quanto tali, sono soggette a rischi e incertezze.