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Bce - ultimo rialzo dei tassi (comunicato stampa)

Pubblicato il 14/09/2023 alle ore 14:23:19

Abbiamo evidenziato i passaggi che riteniamo più importanti


(comunicato stampa Bce)

L’inflazione continua a diminuire, ma si prevede che resterà troppo elevata per troppo tempo. Il Consiglio direttivo è determinato a garantire che l’inflazione ritorni tempestivamente al suo obiettivo di medio termine del 2%. Al fine di rafforzare i progressi verso il suo obiettivo, il Consiglio direttivo ha deciso oggi di aumentare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 25 punti base.

 

L’aumento del tasso di oggi riflette la valutazione del Consiglio direttivo sulle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, della dinamica dell’inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. Le proiezioni macroeconomiche di settembre degli esperti della BCE per l’area dell’euro vedono l’inflazione media al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Si tratta di una revisione al rialzo per il 2023 e il 2024 e una revisione al ribasso per il 2025. La revisione al rialzo per il 2023 e il 2024 riflette principalmente un percorso più elevato per i prezzi dell’energia. Le pressioni sottostanti sui prezzi rimangono elevate, anche se la maggior parte degli indicatori ha iniziato ad attenuarsi. Gli esperti della Bce hanno leggermente rivisto al ribasso il percorso previsto per l’inflazione al netto di energia e alimentari, a una media del 5,1% nel 2023, del 2,9% nel 2024 e del 2,2% nel 2025. I precedenti aumenti dei tassi di interesse decisi dal Consiglio direttivo continuano a trasmettersi con forza. Le condizioni di finanziamento si sono ulteriormente inasprite e stanno frenando sempre più la domanda, il che è un fattore importante per riportare l’inflazione al livello target. Considerato il crescente impatto di questo inasprimento sulla domanda interna e l’indebolimento del contesto commerciale internazionale, gli esperti della BCE hanno abbassato significativamente le loro proiezioni di crescita economica. Ora si aspettano che l’economia della zona euro si espanda dello 0,7% nel 2023, dell’1,0% nel 2024 e dell’1,5% nel 2025. 
 

Sulla base della sua attuale valutazione, il Consiglio direttivo ritiene che i tassi di interesse di riferimento della BCE abbiano raggiunto livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al tempestivo ritorno dell’inflazione al target. Le future decisioni del Consiglio direttivo garantiranno che i tassi di interesse di riferimento della BCE rimangano fissati a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello e la durata adeguati della restrizione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse del Consiglio direttivo si baseranno sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria.
 

Tassi di interesse chiave della BCE

Il Consiglio direttivo ha deciso di aumentare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 25 punti base. Di conseguenza, il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno aumentati rispettivamente al 4,50%, 4,75% e 4,00%, a partire dal 20 settembre 2023.
 

Programma di acquisto di asset (APP) e programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP)
 

Il portafoglio dell’APP sta diminuendo a un ritmo misurato e prevedibile, poiché l’Eurosistema non reinveste più il capitale rimborsato sui titoli in scadenza.

Per quanto riguarda il PEPP, il Consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistati nell’ambito del programma almeno fino alla fine del 2024. In ogni caso, il futuro roll-off del portafoglio PEPP sarà gestito in modo da evitare interferenze con il un adeguato orientamento di politica monetaria.

Il Consiglio direttivo continuerà ad applicare flessibilità nel reinvestire i rimborsi in scadenza nel portafoglio PEPP, al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria legati alla pandemia.

Operazioni di rifinanziamento

Mentre le banche rimborsano gli importi presi in prestito nell’ambito delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, il Consiglio direttivo valuterà regolarmente in che modo le operazioni mirate di prestito e il relativo rimborso in corso contribuiscono al suo orientamento di politica monetaria.

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Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione ritorni al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria. Inoltre, lo strumento di protezione della trasmissione è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere in modo più efficace al suo mandato di stabilità dei prezzi.

Il Presidente della BCE commenterà le considerazioni alla base di queste decisioni nel corso di una conferenza stampa che avrà inizio oggi alle 14.45 CET



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