(Reuters) - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ribadisce di non voler mantenere la concessione autostradale nelle mani di Autostrade per l'Italia dopo il crollo del ponte Morandi a Genova dell'agosto scorso.
"Politicamente, da ministro e da cittadino, io non vorrei mantenere in piedi la concessione a chi non è stato in grado di mantenere in piedi un ponte, mi pare normale", ha detto l'esponente 5 stelle nel corso di "Circo Massimo", su Radio Capital.
Affidare concessioni a un soggetto privato è "giusto", ma "lo deve fare bene, e in questo caso non lo ha fatto bene", ha aggiunto.
Salini Impregilo e Fincantieri si sono aggiudicate il contratto per la ricostruzionedel ponte di Genova, crollato il 14 agosto causando la morte di 43 persone.
L'opera verrà realizzata dalla neocostituita società 'Pergenova'. All'operazione parteciperà per la parte progettuale anche la società Italferr del gruppo FS [nL8N1YN4VS].
Su ricorso presentato da Autostrade dopo l'esclusione dalla ricostruzione, stabilita dal governo tramite decreto legge, Toninelli "prende atto" che la società pensa ai soldi nonostante la "strage".