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Elliott risponde a Vivendi

Pubblicato il 10/09/2018 alle ore 10:15:53

Elliott prende atto del comunicato di Vivendi del 5 settembre scorso. Elliott condivide le preoccupazioni di Vivendi sull'andamento del titolo Telecom Italia ("TIM"), un problema che persiste da anni. 

Tuttavia, a Elliott rincresce che Vivendi abbia scelto di attaccare il management di TIM, il Consiglio di Amministrazione e uno dei suoi consoci, anziché lavorare con spirito costruttivo verso una soluzione.

 

Sembra che Vivendi sia caduta vittima di quella visione di breve termine che essa stessa aveva precedentemente criticato. Dopo che la stessa Vivendi ha avuto il controllo della società per anni, ora è pronta a sindacare sull'operato del nuovo Consiglio di TIM dopo appena 4 mesi dalla sua nomina. Come può Vivendi fuggire dalle sue responsabilità per l'attuale situazione di TIM, quando ha gestito la società così a lungo mentre il nuovo Consiglio è in carica da così breve tempo?

 

Vivendi critica la gestione "disastrosa" di TIM. Per quanto Elliott non concordi sul fatto che la gestione di TIM possa definire "disastrosa", vale la pena notare che il nuovo Consiglio di TIM non ha apportato cambiamenti significativi nel management: l'attuale Amministratore Delegato è stato infatti portato nel Consiglio da Vivendi e sia quest'ultimo, sia il Direttore Finanziario, sono ancora in carica.

 

Tra le numerose affermazioni fuorvianti contenute nel comunicato del 5 settembre, Vivendi accusa Elliott di aver "promesso" che le quotazioni delle azioni TIM sarebbero raddoppiate. Elliott non ha fatto - e non fa - alcuna "promessa" al mercato. Elliott ha presentato una sua valutazione sulla potenziale creazione di valore in una prospettiva di medio periodo laddove un nuovo Consiglio indipendente avesse portato avanti i suggerimenti di Elliott. Ad oggi, il Consiglio non ha adottato nessuno dei suggerimenti proposti, seguendo invece il piano tracciato proprio da Vivendi. Come ha detto il Presidente di TIM, Fulvio Conti, lo scorso venerdì, stiamo portando avanti un piano che è stato elaborato e approvato [da Vivendi] ed effettivamente promosso [da Vivendi]?.

 

Nel suo comunicato dello scorso 5 settembre, Vivendi mostra nuovamente di non conoscere quale sia il ruolo di un azionista, sostenendo che Elliott abbia preso il "controllo" del Consiglio. Elliott non controlla il Consiglio di TIM. L'atteggiamento di Vivendi rispetto alla corporate governance - caratterizzato dalla totale assenza di considerazione verso l'indipendenza del Consiglio - è tra le ragioni per cui quest'anno gli azionisti di TIM hanno votato per il cambiamento in maniera così netta.

 

Elliott esorta gli azionisti di TIM a dare al nuovo Consiglio il tempo di dimostrare di essere in grado di creare valore per gli azionisti in quello che è certamente un momento difficile per il mercato azionario italiano e, in generale, per le società di telecomunicazioni. Vivendi mantiene una significativa rappresentanza nel Consiglio. Se essa ora ritiene che ci sia bisogno di nuove idee, Elliott ben accoglierebbe il suo aiuto nella promozione di soluzioni volte alla creazione di valore presso il Consiglio di Amministrazione.

 

 



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