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Telecom: Recchi in uscita e ricorso contro la golden power

Pubblicato il 26/01/2018 alle ore 01:11:24

(Reuters) - Il vicepresidente di Telecom Italia (MI:TLIT), Giuseppe Recchi, rinuncia alle deleghe operative, anche se dovrebbe restare nel consiglio d'amministrazione della società.

Lo riferiscono più fonti a conoscenza della situazione, segnalando una nuova fase di turbolenza ai vertici del gruppo.

Una fonte spiega che la supervisione attualmente delegata a Recchi sulla sicurezza e gli asset strategici verrà messa al servizio della nuova governance che il gruppo e il governo stanno discutendo, dopo che l'esecutivo ha deciso di utilizzare i poteri speciali previsti dalla legge a tutela delle infrastrutture sensibili.

Secondo una delle fonti, a Recchi si sono presentate nuove opportunità professionali che gli impediscono di dedicarsi a tempo pieno a ruoli operativi in Telecom.

Una seconda fonte parla di un rapporto con Vivendi (PA:VIV), socio di riferimento con 24%, ormai non più ottimale.

Per le fonti, a Recchi sarebbe stato proposto un ruolo in un fondo internazionale.

Una diversa fonte vicina alla situazione osserva che è ancora da decidere se Recchi resterà in cda. "Dipenderà dalla discussione che avrà con il presidente e il consiglio".

Telecom e Vivendi non hanno commentato. Un annuncio in merito è atteso in serata.

Recchi è stato presidente di Telecom dal 2014 a metà dello scorso anno, quando è stato sostituito da Arnaud de Puyfontaine, Ceo di Vivendi.

Da quando Vivendi è diventato socio di riferimento di Telecom sono già cambiati due Ad. Ieri alcune fonti hanno riferito di dissidi tra il neo Ceo Amos Genish e il socio di riferimento Vivendi, ma sia la società che Genish hanno smentito notizie stampa di una sua uscita.

Telecom ha inoltre pronto il ricorso straordinario alla presidenza della Repubblica sul golden power, secondo tre fonti vicine alla situazione.

Due delle fonti riferiscono che il ricorso è già stato presentato. La terza fonte dice invece che il ricorso, che in verità sarà deciso dal Consiglio di Stato, non è ancora stato presentato. I termini per la sua presentazione scadono domani.

Il decreto sul golden power dà al governo poteri speciali sulle società ritenute strategiche.

Tim ha avanzato proposte su come implementare il decreto, scattato a causa della presenza di Vivendi nell'azionariato, ed è in attesa di una risposta.

 

La terza fonte dice che il ricorso è "una mossa tecnica" per tenere aperte le opzioni per il gruppo.



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