Sono iniziate oggi le operazioni di voto per il referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno, dopo l’annuncio di ieri della Regione Curda dell’Iraq, nonostante Baghdad, Turchia, Iran e USA abbiano esplicitamente chiesto al governo locale di almeno posticipare la consultazione, la quale vede l’appoggio deciso solo dello stato di Israele, il cui premier Benjamin Netanyahu si è speso a favore della secessione nei giorni scorsi, confermando la storica alleanza con la minoranza curda nel Medio Oriente. Il voto potrebbe avere effetti dirompenti sul mercato del petrolio mondiale, perché le province interessate sono produttrici della materia prima per complessivi 650.000 barili al giorno, di cui l’80% esportati verso il Mediterraneo attraverso la Turchia. (Leggi anche: Crollo prezzi petrolio porterà a rivoluzione geopolitica)
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