Staffetta ai vertici del cda di Tim, con l'attesa nomina del suo primo presidente 'straniero', il ceo di Vivendi Arnaud De Puyfontaine. Oggi il cda ha dato il via libera alla nuova presidenza, ma non all'unanimità. Ad astenersi, sarebbero stati proprio i cinque consiglieri indipendenti entrati nel board con la lista dei fondi: Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Dario Frigerio, Danilo Vivarelli e Ferruccio Borsani.
Giuseppe Recchi sarà vicepresidente e le sue deleghe sono state tutte trasferite a de Puyfontaine, tranne la supervisione su sicurezza e Sparkle, la cui delega che resta in capo all'amministratore delegato Flavio Cattaneo. "Sono felice e onorato di essere nominato presidente esecutivo di Telecom italia", ha detto il manager francese al termine del board.
"So che si tratta di un impegno che mi assorbirà a fondo, ma so anche di poter contare sull'aiuto di un team di persone e di collaboratori di primissimo piano e di altissimo livello professionale. In particolare, Giuseppe Recchi e Flavio Cattaneo, che ringrazio personalmente". De Puyfontaine non ha voluto parlare di Mediaset - Vivendi deve decidere cosa fare della propria partecipazione dopo la decisione dell'Agcom che ha imposto di 'scendere' in una delle sue società - ma ha voluto cogliere l'occasione per ribadire che "l'impegno mio e dell'azionista che rappresento, Vivendi, è sul lungo periodo".
Il cda oggi ha completato anche la governance: il consigliere ed ex presidente di Telecom, Franco Bernabè, farà parte del Comitato strategico di Tim e sarà a capo nel 2017 degli amministratori indipendenti come Lead independent director.
Nel comitato strategico, oltre a presidente, ad e Bernabè, ci saranno Dario Frigerio e Giuseppe Recchi; nel comitato per il controllo e i rischi, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Frédéric Crépin, Félicité Herzog e Marella Moretti. In comitato nomine e remunerazione, invece, Ferruccio Borsani, Frédéric Crépin, Anna Jones, Hervé Philippe e Danilo Vivarelli.
