Il Brunei si è detto disponibile a mantenere il taglio della produzione del petrolio anche nel secondo semestre. Dato positivo che segue la dichiarazione dell'Arabia Saudita arrivata venerdì scorso (causa dell'impennata del prezzo del greggio).
Tutto bene quindi, se non fosse per un piccolo particolare:
La produzione di greggio in Usa è aumentata di quasi il 20% da inizio anno, contribuiendo a mantenere il prezzo del greggio a 50 dollari.