Gli analisti sono convinti che GM possa avviare la trattativa con Fca nel caso di fusione Opel/Peugeot. Oltre al fatto che Barra ha sempre detto no alle richieste di Marchionne, non si capisce perché GM cede OPEL per tornare in Europa con Fiat.
Sbaglieremo, ma rimaniamo dubbiosi circa l'eventualità di un matrimonio tra GM e Fca
Sergio Marchionne ha rilanciato tempo fa il risiko dell'auto, puntando a chiudere con General Motors, che però ha sempre risposto picche.
È passato qualche anno e Fca è ancora alla ricerca del partner, mentre l'Alleanza Renault-Nissan si è accaparrata Mitsubishi, Toyota e Suzuki sono sempre più vicine, e Psa (Peugeot-Citroën-Ds), di cui si è più volte parlato come socio ideale per il Lingotto, sta chiudendo con Gm per la controllata Opel-Vauxhall. Proprio questa operazione, tuttora in corso, anche ieri ha riscaldato i mercati. C'è infatti chi continua a intravedere l'inizio di un vero dialogo tra Marchionne e la presidente e ad di Gm, Mary Barra, magari benedetto dalla Casa Bianca. Tant'è che ieri, a Milano, le azioni Fca hanno aperto a 10,93 euro per poi salire fino a 11,17 e chiudere, invece, a 10,82 euro con un +0,09%. In un anno il titolo ha segnato +100,71% e nell'ultimo mese +17,80%.
Un fatto è certo: gli Agnelli, attraverso il presidente John Elkann, premono su l'ad Marchionne affinché chiuda un nuovo accordo (sempre che ci sia un interlocutore), in modo che la famiglia abbia un ruolo da azionista e non più legato alla gestione dell'azienda.
Tornando a General Motors, ........
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