Il titolo si mantiene sui minimi del 2013 ma evidenzia una dinamica negativa che spinge a credere possibile un nuovo consolidamento dei prezzi nelle prossime sedute, soprattutto se i volumi rimarranno deboli come in queste ultime settimane. Il miglioramento di ieri si è sviluppato su volumi bassi tanto che, ora, il cumulo dei volumi è pari a circa il 70% rispetto a quelli di ieri.
Appare evidente che il rischio è alto anche perché dopo la fusione con il Gruppo La Stampa, appare evidente che servono investimenti e non bastano le economie di scala. Investimenti che devono essere finanziati o con il cashflow o con l'apporto degli azionisti. Improbabile il ricorso all'indebitamento poiché il Gruppo è impegnato a ridurlo.
Osservando il grafico si nota che solo al superamento di 0.80/85 euro si avrà una prima condizione operativa che dovrà essere confermata dal superamento di 1.05/1.10 euro. In tal caso si potrebbe assistere ad uno spike rialzista degno di nota sul modello di quanto avvenuto ad inizio 2014.
La rottura di 0.60 euro, invece, creerà seri problemi nel breve e medio termine.
Al momento, attendere perché mancano le condizioni per l'acquisto.
