(Reuters) - Un eventuale bail-in del Monte dei Paschi andrebbe a colpire 13 miliardi di passività prima che sia possibile l'intervento del Fondo di risoluzione che ricapitalizzerebbe per circa 8 miliardi.
E' il calcolo fatto dalla stessa banca in una risposta scritta a un azionista, distribuita ai soci in assemblea e visionata da Reuters.
Il calcolo, fatto su valori al 31 dicembre 2015 quando la banca li ha comunicati all'Autorità di risoluzione, si basa su un totale di passività pari a 162,851 miliardi, secondo dati forniti da Mps (MI:BMPS).
"L'ammontare complessivo delle passività potenzialmente interessate dal bail-in e dei fondi propri del gruppo BMPS, al 31 dicembre 2015, ammontava a 64,8 miliardi di euro", scrive Mps. Queste sono le passività che rischiano il bail-in (cioè esclusi per esempio i depositi protetti) rispetto al totale delle passività.
"Il contributo in caso di risoluzione al ripianamento delle perdite e alla ricapitalizzazione da parte dei detentori di passività soggette a bail-in, prima che il contributo del fondo di risoluzione possa essere disposto, determinato sulla base della posizione del gruppo Mps al 31/12/2015 (data di riferimento degli ultimi dati comunicati all'Autorità di risoluzione) è stimabile in 13 miliardi”, cioè l'8% del totale delle passività, come previsto dalla direttiva europea sulla risoluzione delle crisi.
A quel punto potrebbe intervenire il Fondo di risoluzione e il valore teorico massimo del contributo del Fondo "è stimabile, sulla base dei dati consolidati al 31 dicembre 2015, in circa 8 miliardi", che servirebbero per ricostituire il capitale e mantenere in vita la banca più antica del mondo.