Veloce come la banda ultra larga. Il secondo trimestre del 2016 è il migliore degli ultimi sette anni per Telecom, che vede un ebitda in crescita del 25,4% a 2.014 milioni, e porta con sé un accordo con Fastweb che accelera di un anno i piani di costruzione della rete in fibra grazie a un investimento da 1,2 miliardi.
L'amministratore delegato Flavio Cattaneo ha alzato gli obiettivi di fine anno, puntando non più alla stabilizzazione ma alla crescita a una cifra dell'ebitda.
VERSO IL RILANCIO DEI RICAVI. Sono gli effetti del 'recovery plan', ora esteso anche al Brasile, partito dal contenimento costi ma che da settembre entra in una seconda fase: «Presenteremo la strategia per il rilancio dei ricavi», ha anticipato il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi. Soddisfatto anche l'azionista, «sono molto felice della qualitá dei conti. Il primo passo della nuova era, una squadra fantastica», ha commentato il ceo di Vivendi Arnaud de Puyfontaine a margine del consiglio d'amministrazione che ha approvato la semestrale.
I ricavi del primo semestre 2016 ammontano a 9.096 milioni di euro (-9,9%), l'ebitda a 3.726 milioni (+2,4%) e l'utile netto si attesta a 1 miliardo di euro. Questi risultati insieme al percorso di progressiva riduzione dell'indebitamento, grazie anche alla conversione del Mandatory convertible bond (contrattualmente prevista nel novembre del 2016 per 1,3 miliardi di euro) motivano la revisione della guidance.
SEGNALI POSITIVI ANCHE IN BRASILE. Miglioramenti sono attesi anche in Brasile, dove la controllata ha rivisto il suo piano industriale con «una riduzione dei costi di 4,5 miliardi di reais» pari a circa 1,36 miliardi di euro, 1,6 miliardi di reais in più rispetto alle precedenti linee guida.
Ci sono segnali di ottimismo, ha scritto il cda presentando i conti del secondo trimestre (ricavi -12,4% a 1,05 miliardi di euro e utile netto a 13,1 milioni di euro -84%), sia nello scenario politico che sui mercati e «il piano di efficienza, comprende tutte le sue attività».
Sul fronte strategie l'accordo con Fastweb nel dettaglio passa attraverso una joint venture partecipata all'80% da Tim e al 20% da Fastweb, che collegherà 3 milioni di case nelle principali 29 città già coperte in Fiber to the cabinet entro il 2020 con una rete Ftth nazionale capace di viaggiare ad almeno un gigabit al secondo.
FASTWEB PASSA DA 2 A 5 MILIONI DI CASE E UFFICI. Nell'ambito della partnership, Tim acquisirà da Fastweb nei prossimi 18 mesi le infrastrutture con tecnologia Ftth che consentiranno di collegare alla rete Tim circa 650 mila unità immobiliari in sei città. Fastweb invece porterà il numero di unità abitative e sedi business coperte dalla propria rete Ftth dagli attuali 2 milioni a 5 milioni, cioè il 20% della popolazione italiana.
Infine «Tim e Fastweb studieranno la possibilità di estendere la partnership anche ad altri settori di collaborazione per lo sviluppo congiunto di infrastrutture passive e di tecnologie per la rapida diffusione della banda ultralarga». «Non hanno voluto fare accordo con Metroweb», ha chiosato il consigliere Tarak Ben Ammar, «e lo abbiamo fatto con Fastweb. Vincono i più bravi».
http://www.lettera43.it/economia/aziende/telecom-ebitda-record-e-accordo-con-fastweb-per-la-fibra_43675255052.htm
