La notizia pubblicata da Reuters questa mattina evidenzia non solo lo stallo per la trattativa in essere e conferma la volontà di Tim di voler investire in aree dove è già presente Oper Fiber. Notizie negative per il brevissimo anche perché non si comprende bene quale sia la causa dello stallo. Sappiamo che Starace ha deciso di muoversi direttamente per cercare di risolvere i problemi (notizia di qualche girno fa) ma è sempre più chiaro che la strada è in salita.
Gli sforzi del gruppo per reclutare investitori a sostegno della creazione di un leader nazionale della banda larga con Open Fiber si sono bloccati, dicono fonti vicine alla questione, poiché si sta dimostrando difficile definire una struttura di accordi.
La più grande compagnia telefonica italiana è alla ricerca di partner per implementare congiuntamente l'accesso alla rete in fibra ultraveloce in 39 città in tutto il paese entro il 2023, hanno riferito sabato due fonti con conoscenza della questione.
Secondo le fonti, la proposta di TIM è aperta ai vettori al dettaglio e all'ingrosso. Una nuova società potrebbe essere creata per gestire il piano, che vale 465 milioni di euro, hanno aggiunto le fonti.
Fonte Reuters
